Friday, June 09, 2006

E’ mistero sui bambini scomparsi

da "il Paese Nuovo" del 9 giugno 2006

E’ mistero sui bambini scomparsi


Controlli a tappeto a Gravina, impegnati anche sommozzatori e unità cinofile. Di Salvatore e Francesco non c’è traccia


Centinaia di uomini impegnati nelle ricerche, unità cinofile giunte anche dal Lazio per perlustrare palmo a palmo le campagne, un intero paese in apprensione. Si presenta così, in queste ore, Gravina di Puglia, in un crescendo di angoscia da quando, lunedì scorso Salvatore e Francesco, i due piccoli di 11 e 13 anni sono scomparsi, senza lasciare traccia.
Fuggiti, dice la Polizia, perchè non volevano più abitare con il padre, al quale erano stati affidati dopo la separazione dei genitori. Si teme il peggio per i due ragazzini, usciti da casa senza soldi, nè cibo, con abiti troppo leggeri per trascorrere la notte fuori di casa. Per questo si sono aggiunti alle ricerche anche gli uomini del soccorso alpino e gli speleologi dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri, impegnati nell’esplorazione delle gravine e grotte della Murgia, metre gli uomini delle forze dell’ordine hanno effettuato perquisizioni anche nelle abitazioni dei parenti stretti dei ragazzi, nell’ipotesi che qualcuno li abbia aiutati a nascondersi, magari nel tentativo estremo di far riavvicinare i genitori separati. Questi hanno lanciato un appello ai figli: “Tornate, non vi puniremo”, hanno detto, mentre di Salvatore e Francesco nessuna traccia.
Pozzi, crepacci, grotte, qualsiasi altro possibile nascondiglio alla periferia di Gravina è stato passato al setaccio. Persino i sommozzatori hanno scandagliato un torrente e decine di volontari si sono messi all’opera per individuare il possibile nascondiglio: fra i casolari abbandonati della Murgia, negli anfratti naturali. La speranza è di ritrovarli vivi, magari nascosti fra quattro mura, ospiti di un conoscente; a Gravina o in qualche paese limitrofo, forse a Santeramo, dove la madre dei ragazzi vive con un’altra figlia e il suo attuale compagno.
L’ultimo avvistamento, secondo la testimonianza di un loro coetaneo, risalirebbe a due giorni fa. Un ragazzino li avrebbe visti proprio in una zona ricca di profonde cavità naturali, le famose “gravine” caratteristiche della murgia barese. Ecco perchè si teme il peggio. La testimonianza non è comunque giudicata pienamente attendibile, così come quella di chi li avrebbe avvistati, sempre due giorni fa, nei pressi della Cattedrale, nel centro storico.
Vane le ricerche di ieri, vano anche il tentativo di ritrovarli utilizzando i cani addestrati delle unità cinofile, ai quali sono stati fatti annusare vestiti e altri oggetti appartenenti ai due bambini.
Ieri anche il sindaco di Gravina, Rino Vendola, ha espresso tutto il suo sconcerto: “Purtroppo sulla vicenda mi sento impotente” ha dichiarato.
“Sono rammaricato - ha aggiunto, depresso, ma non riesco a farmi un’idea e non credo che si possa stare tre giorni fuori da casa senza vestiti nè cibo. Le idee che uno si può fare all’esterno sono sempre sbagliate perchè poi scopri che la realtà è sempre diversa”.
A dare una morale alla favola, che purtroppo assume sempre più le sembianze di una tremenda tragedia ci ha pensato ieri mattina l’Osservatore Romano, il giornale vaticano: “I genitori, quando si separano, sono sempre pronti a trovarne tante di ragioni. E molte volte non pensano che magari non sono così importanti” è stato scritto ieri sul quotidiano. Francesco e Salvatore, sottolinea il giornale vaticano, “pagano il benessere dei loro genitori: mamma e papà reclamano la propria soddisfazione, non si riconoscono più come famiglia e pretendono di decidere. Hanno diritto alla loro felicità, dicono. A danno del benessere di Francesco e Salvatore”.
I compagni di scuola di uno dei due bambini scomparsi, invece, hanno scritto un grande “ti aspettiamo” su una lavagna della scuola “Benedetto XIII di Gravina”, mentre fuori centinaia di uomini, comprese le Guardie forestali a cavallo scandagliavano il territorio e decine di troupe televisive seguivano passo passo gli avvenimenti.
Per coordinare questo massiccio spiegamento di mezzi il Prefetto, il Questore di Bari, e il Comandante Provinciale dei Carabinieri, hanno presideuto un vertice operativo, mentre parallelamente alle ricerche si è proseguito con le indagini.
La mamma dei ragazzi è stata accompagnata in commissariato, dove ha portato alcuni quaderni dei figli, che potrebbero tornare utili agli investigatori. E’ sempre in funzione, intanto, il numero verde attivato dalla Prefettura, l’800.33.92.29, al quale sono arrivate alcune segnalazioni, rivelatesi però tutte infruttuose.

1 comment:

Anonymous said...

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