Tuesday, May 23, 2006

Trianni lascia per il Ministero? Voci per destabilizzare l’Azienda

da "il Paese Nuovo" del 23 maggio 2006
Trianni lascia per il Ministero? Voci per destabilizzare l’Azienda

“Lo mandano via in maniera elegante, con un incarico al Ministero”, “lo trasferiranno in un’altra Asl”, “forse tutta la triade è da rifare”.
E’ un frinire di cicale l’Asl Lecce/1, un rincorrersi di voci da un ufficio all’altro, un continuo pettegolezzo che vorrebbe in posizione traballante la poltrona del Direttore generale dell’Azienda.
Se questo insistente vociferare sia il frutto di misteriose strategie di destabilizzazione ad opera di qualche machiavellico funzionario dell’Azienda sanitaria, o piuttosto una fuga di notizie rispetto alle reali intenzioni della Giunta regionale, si scoprirà probabilmente giovedì prossimo, quando a Bari si farà il punto sulla situazione delle Asl pugliesi e si getteranno le basi del nuovo Piano sanitario regionale.
Da ambienti vicini alla Direzione generale, intanto, arriva una secca smentita rispetto a queste notizie, che sarebbero prive di fondamento, e messe in circolazione ad arte da parte di qualcuno che ha interesse a destabilizzare l’Asl Lecce1.
La verifica alla quale sarà sottoposto l’operato dei direttori generali delle Asl pugliesi scioglierà definitivamente i dubbi, mentre intanto Paola Povero, responsabile per la sanità dei Ds e membro della segreteria regionale del Partito, avvalora la tesi dell’infondatezza delle voci che vorrebbero Trianni trasferito, dimissionario o dimissionato.
“Noi non siamo a conoscenza di fatti del genere - ha dichiarato Paola Povero - qualcuno mette in circolazione queste voci in modo strumentale. Vedremo cosa succederà fra sei o otto mesi, con l’unificazione delle Asl”.
E notizie poco confortanti arrivano proprio dall’Asl Lecce 2, dall’ospedale di Poggiardo in particolare, dove ieri il consigliere regionale Piero Manni ha effettuato un sopralluogo, insieme al candidato sindaco di “L’Altra Poggiardo”, Giuseppe Orsi.
Dal sopralluogo è emerso che il reparto di Medicina Generale, in particolare, presenta non pochi problemi, così come informano dalla Federazione provinciale di Rifondazione Comunista.
Ecco cosa ha visto la delegazione: un tapin roulant da 11mila euro mai messo in funzione perchè è assente un elettrocardiografo compatibile. Un dosimetro per test bronchiale carente dei necessari accessori che ne consentano un adeguato e corretto utilizzo. Un videobronscopio vecchio di 22 anni. La presenza di una palestra inutilizzata perchè carente di attrezzature, la mancanza di bagni sufficienti per i pazienti. A Tutte queste carenze si aggiunge anche l’inadeguatezza dei materassi, vecchi e poco consoni a una degenza ospedaliera e la presenza di tavoli per mangiare da soli due posti nelle camerate da sei posti letto.
Rifondazione Comunista, che ha segnalato queste situazione agli Uffici competenti, ha sottolineato che i problemi riscontrati sarebbero risolvibili attraverso una maggiore cura degli uffici direzionali. (s.m.)

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