Tuesday, May 30, 2006

Il parco degli errori. Di sinistra

da "il Paese Nuovo" del 30 maggio 2006

A un anno dalle Comunali il centrosinistra fa i conti con una pesante sconfitta al quartiere Rudiae-Ferrovia. La lotta per Parco Corvaglia, elevata a simbolo di una strenua resistenza contro l’arroganza dell’amministrazione comunale, ha appassionato poco i residenti. Più della metà hanno deciso di non votare, la grande maggioranza ha votato per la destra. “Il Parco non si tocca” era lo slogan, mentre quelle case infestate dagli scarafaggi passavano in secondo piano
Il parco degli errori. Di sinistra
Una sonora sconfitta dell’Unione alla Circoscrizione Rudiae-Ferrovia

Una disfatta per il centrosinistra.
A un anno dalle prossime elezioni comunali la circoscrizione Rudiae-Ferrovia bastona la coalizione guidata da Castoro e boccia la linea politica di quanti hanno creduto che fare del Parco Corvaglia una bandiera e innalzare la battaglia in difesa del fazzoletto verde minacciato a simbolo della lotta contro “l’arroganza dell’amministrazione comunale” sarebbe bastato a guadagnarsi le simpatie (e le preferenze) dei residenti.
Un merito quelli di Parco Corvaglia l’hanno avuto: far uscire dall’anonimato un quartiere che mai come nell’ultimo anno è stato alla ribalta delle cronache cittadine per fatti che non fossero legati a episodi criminali; l’essere riusciti a portare in quel fazzoletto di terra dimenticato da Dio illustri e meno illustri personaggi della politica locale e regionale, con al seguito telecamere e cronisti, l’aver ricordato alla cittadinanza che le piazze possono servire ancora per incontrarsi e per discutere, oltre che per accontentare i propri animali domestici.
Valori nobili, cittadinanza attiva, progettazione condivisa, voglia di partecipare: democrazia contrapposta a decisionismo. Tutto concentrato in quei pochi metri quadrati di “marrone attrezzato”.
Nella routine spezzata dai riflettori dei media e dal clamore delle assemblee pubbliche i cittadini ritornavano poi a fare i conti con le quotidiane emergenze: l’affitto da pagare, la famiglia da mantenere, gli scarafaggi e le pareti delle case verdi per l’umidità. Chi poi attendeva una casa nuova, come quelli di via Sozy Carafa, iniziava a individuare (a ragione o a torto) Giovanni Castoro e la sua schiera quali responsabili dello stop al piano di riqualificazione urbana che l’amministrazione comunale aveva in mente per San Pio.
Fra un bisogno primario: la casa, e una battaglia ideologica simbolicamente rappresentata dal Parco quei cittadini hanno scelto il mattone. A un centrosinistra fossilizzato sulla questione Parco hanno preferito un centrodestra arroccato sulle proprie posizioni ma pur sempre più concreto negli slogan: “Salviamo il Parco” da un lato e “Riqualifichiamo il quartiere dall’altro”. Aggiungiamo poi che la quarta circoscrizione è storicamente un feudo della destra e il gioco è fatto.
Damiano D’Autilia 60%, Giovanni Castoro 40%. Una vittoria schiacciante di fronte alla quale il centrosinistra non ha che da fare un ragionato mea culpa se non intende accettare questo risultato come triste presagio per le prossime Comunali.
Sarà stata poi la calura estiva, o la scarsa fiducia nella politica, o ancora la scelta di Castoro come candidato, invisa ad alcune componenti politiche come i Comunisti Italiani (che chiedevano una candidatura più organica al centrosinistra) fatto sta che meno della metà degli aventi diritto ha deciso di andare a votare: il partito più forte, che ha ottenuto il 53% delle preferenze.
Poi vengono tutti gli altri, con Alleanza Nazionale in testa (19,00 %) e 1456 voti ottenuti, che sommati a quelli della lista “Impegno e Solidarietà” (679), sponsorizzata dall’assessore Angelo Tondo, fanno un bel gruzzoletto di sostenitori per quella precisa parte politica.
Ad An segue Forza Italia (con il 13,89%) e “Forza Azzurri” si aggiudica 1020 schede (il 13,31%) poi, sempre in ordine di preferenze l’Ulivo (981 voti pari al 12,80% dei totali). Di seguito la lista che porta il nome di Castoro, “Con Castoro presidente” che prende l’8,88%. “Più forza al quartiere” si attesta sul 6,33 % e supera così Rosa Nel Pugno (5,28%), Rifondazione Comunista (5,34%), “Parco Corvaglia” (4,27%) e “Uniti per il quartiere”(2,05%).
A conti fatti i seggi saranno 3 per Forza Italia, 3 per Alleanza Nazionale, 2 per “Forza Azzurri” e 1 per “Impegno e solidarietà” e “Più forza al quartiere”.
Il centrosinistra avrà invece 5 seggi, dei quali 2 all’Ulivo e uno a Rifondazione, Rosa nel Pugno e “Con Castoro presidente”, mentre rimangono fuori “Uniti per il quartiere” e “Parco Corvaglia”.
Alla luce dei dati il nuovo consiglio circoscrizionale sarà così composto: Luigi Quarta, Oronzo Negro e Daniele Rizzo passano con An, Francesco Arnesano con “Impegno e solidarietà”; con Forza Italia sono eletti Silvano Mazzotta, Amleto Lenti e Vito Nicola Scarlino. Ezio Pagano e Andrea Guido nelle fila di “Forza Azzurri” e Antonio Giannone con “Più forza al quartiere”.
Per il centrosinistra andranno in consiglio Rosina Pilato e Massimiliano Colella per l’Ulivo, Giuseppe Pagliara per Rifondazione Comunista, Carmelo Montefusco per la lista “Con Castoro” e Francesco Salerno per la Rosa nel Pugno.
“Questa è la dimostrazione eclatante che la parte maggioritaria dei residenti è quella che privilegia la cultura del fare, della progettualità a quella del fare baccano”, ha dichiarato Commentando il risultato di questa consultazione elettorale il nuovo presidente della 4° circoscrizione, Damiano D’Autilia.
“Una risposta forte - ha aggiunto - che la nostra coalizione, della quale io sono solo un tassello, ha saputo dare a quelli delle bagarre”.
“Per segnare una svolta - ha dichiarato ancora D’Autilia - la prima mossa sarà sicuramente quella di aprire la sede del Quartiere ogni giorno, a tutti i cittadini, e non due giorni a settimana come faceva il mio predecessore che va sbandierando la democrazia”.

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