Tuesday, April 18, 2006

Se la pittula incontra Billie Holiday

da "Alimentazione & Agricoltura", inserto de "il Paese Nuovo" del 18 aprile 2006

Se la pittula incontra Billie Holiday
Dal salentino Don Pasta un manuale di gastronomia musicale, “Food Sound System”

“Il matrimonio dei gusti è opera ardita e sublime, l’olio è sacerdote pagano, unisce e dà vita. Cospargete pentole e padelle”.
Bastano poche righe, del dj salentino “Don Pasta”, al secolo Daniele De Michele, per avere un’idea dello stile di scrittura e dell’approccio all’arte culiaria sperimentato in “Food sound system”, “30 ricette dal mediterraneo annaffiate di buon vino e di buona musica”, il libro attraverso il quale Don Pasta riesce a parlare del Salento lontano dagli stereotipi e dalle immagini da cartolina.
I sapori e le tradizioni culinarie salentine diventano pretesto narrativo per estendere il discorso a vari generi musicali e riflessioni di altro genere, per raccontare così, dei frammenti dell cultura salentina, “della cultura - scrive Don Pasta - che è dietro ogni coltura”.
“Questo non è un libro di cucina - spiega l’autore - o meglio, non solo. E’ la jam session di un dj che ha mixato cucina e musica in una fusion di odori, suoni e sapori.
Siamo in pieno Mediterraneo, tra Salento, Provenza e Maghreb. Ciascuna delle ricette di Food Sound System accende un mondo di suggestioni, di cui sono ingredienti l’evocazione della terra di origine del piatto, i semplici cibi scelti con cura e uniti dall’alchimia sapiente della tradizione, i vini e le musiche che vengono abbinati alla preparazione e alla degustazione”.
Ogni piatto è associato a dei personaggi della storia della musica del passato, alle sensazioni evocate dalle note, o anche a circostanze che riguardano strettamente l’autore: “Alla baia dell’Orte - scrive - mangiando ricci ascoltavo Mlah, Le Negresse Vertes avevano suono speziato d’Oriente, fisarmonica impregnata di Armagnac e chitarra affogata nel punk. Quel disco fu miracolo, il suo cantante ne morì di sufrimiento. Suona fresco ancora oggi”.
L’autore, è chiaro, non è un cuoco professionista, bensì un dj, ma è proprio questo che rende Food Sound System diverso da qualsiasi altro manuale di cucina, leggendolo non si scopre solo il segreto della parmigiana o delle “purpette te purpa te purpu”, ma un universo musicale e il vissuto dell’autore, un’idea che trasforma un manuale da cucina in un romanzo, senza la pretesa di competere nè con l’uno nè con l’altro genere, nè tantomeno con i grandi chef. Le “istruzioni per l’uso in cucina”, confessa Don Pasta, sono in gran parte codificate dall’esperienza personale, dalla tradizione culinaria di famiglia: “Se hai un problema aggiungi l’olio. Questa è la frase ricorrente nella cucina della mia famiglia. In Salento l’olio è il fulcro della gastronomia e chi ha voglia di conoscerne i segreti più nascosti sappia che da questo assioma si dovrà partire. Quando nelle ricette parlo di soffriggere o friggere è assolutamente necessario utilizzare olio d’oliva, possibilmente del Sud.
Buona parte delle ricette di questo libro provengono dalla mia terra d’origine e dalla consultazione di mia nonna e di mia madre. Come tutte le cucine popolari queste ricette subiscono l’influenza della cultura familiare, sono quindi opinabili per natura, perchè ciascuna famiglia ha il suo modo di preparare questi piatti”.
Food Sound System è anche uno spettacolo dal vivo, che Don Pasta ha già portato in varie città italiane, a Parigie e in Spagna e ovviamente anche nel Salento, dove non vive più ormai da dieci anni.
Nelle performance, spesso in collaborazione con il gruppo napoletano “La Mescla”, i brani suonati sono abbinati alle ricette del libro, sullo sfondo sono proiettati dei video, che mostrano gli ingredienti e le fasi di preparazione dei piatti, in alcuni casi lo spettacolo è anche degustazione. Qualche abbinamento? La Parmigiana si sposa rigorosamente con John Coltrane, il polpo a pignata con i Clash, il Caffè Quarta con Tom Waits e il Baccalà con Billie Holiday.
“Food Sound System - spiega ancora Don Pasta - non vuole educare al gusto o all’ascolto, ma piuttosto raccontarvi il mio modo di godere dei piaceri e dell’arte del mangiare, del sentire musica, del viaggiare. Allora munitevi di pentole, piatti, dischi e forchette. Fate un buon viaggio e, soprattutto...buon appetito”. (s.m.)

per contatti e altre informazioni visita www.donpasta.com

1 comment:

Anonymous said...

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