L’opposizione accusa: “ Ora vogliono mettere le mani nelle tasche dei cittadini”
Spesa farmaceutica, boom in Puglia
Tedesco: “Non aumenteremo le tasse”
Tedesco: “Non aumenteremo le tasse”
E’ di nuovo polemica sulla sanità, in viale Capruzzi, dopo la pubblicazione dei dati diffusi da Federfarma relativi alla spesa farmaceutica delle regioni nel primop bimestre del 2006. I dati evidenziano che la Puglia ha registrato la variazione di spesa più alta a livello nazionale, rispetto allo stesso periodo del 2005.
Puntuale arriva la levata di spade da parte dell’opposizione, con i consiglieri regionali de “La Puglia prima di tutto”, Francesco Damone e Ignazio Zullo che evidenziano come l’aumento di spesa in Puglia si sia attestato a un + 20% rispetto allo stesso periodo del 2005, mentre la media nazionale si è attestata intorno all’11%, con punte massime del 14,4% nel mese di gennaio.
Damone e Zullo paventano l’ipotesi (poi smentita dall’assessore Tedesco) di un aumento dell’addizionale Irpef per coprire questi costi.
La questione, che i due consiglieri hanno portato all’attenzione della Giunta Vendola e dell’assessore Tedesco tramite un’interrogazione urgente, riguarda anche gli splafonamenti già registrati dalla Puglia a partire da maggio 2005 e i probabili ulteriori splafonamenti che si potrebbero registrare nei prossimi mesi.
“Chiediamo quindi alla giunta - concludono Damone e Zullo - se sia vero che starebbe per adottare provvedimenti atti ad incidere più intensamente sull’addizionale Irpef per recuperare la maggiore spesa farmaceutica; in caso contrario quali provvedimenti siano in itinere per coprire gli splafonamenti; cosa si sta facendo per arginare al più presto la situazione; se la Giunta non ritenga, alla luce di questi dati, di rivedere la politica di esenzione dal ticket che, pur non essendo stata garantita a tutti i cittadini pugliesi come invece promesso in campagna elettorale, sta già portando conseguenze negative sul bilancio regionale”.
Immediata la replica dell’assessore regionale alla sanità, Alberto Tedesco, che, pur riconoscendo il dato dell’incremento della spesa farmaceutica, invita a un’analisi più approfondita dei dati e rispedisce al mittente la provocazione di Damone e Zullo circa l’aumento dell’addizionale Irpef. Il dato diffuso da Federfarma, comunque, era previsto o prevedibile secondo l’Assessore alla Sanità. “Innanzitutto - dichiara - il minor introito del ticket, corrispondente a 6-7 milioni di euro nei due mesi, corrisponde al 4% della spesa che obiettivamente la Puglia aveva già previsto di sostenere in più. Ma va detto che il governo regionale - continua Tedesco - è ben felice di dover sostenere questa spesa visto che è servita a garantire l’accesso a un livello essenziale di assistenza a cittadini bisognosi che diversamente rischiavano di non fruire di idonea assistenza”.
Tedesco aggiunge, inoltre, che “ad oggi, in termini di spesa farmaceutica pro capite, la Regione Puglia è la quinta regione d’Italia e, considerando anche i consumi in distribuzione diretta, la posizione regredisce ancora”.
L’Assessore fa sapere, intanto, che la Regione sta già intervenendo nel campo dell’appropriatezza delle prescrizioni e del buon uso del farmaco.
“Infatti - spiega Tedesco - è stato avviato il progetto di farmacovigilanza, è stata costituita la commissione regionale per l’appropriatezza prescrittiva, sono in corso di emanazione le linee guida ed è stato approvato un progetto di studio nelle grandi strutture ospedaliere”.
A queste iniziative, ricorda Tedesco, si aggiungeranno quelle dell’Aifa (l’Agenzia Italiana del Farmaco) e la riduzione selettiva dei prezzi di alcuni farmaci “che riguarderà - precisa - i farmaci il cui incremento di consumi non è giustificato da reali esigenze epidemiologiche”.
“Sono queste - conclude Alberto Tedesco - le iniziative su cui la Regione accetta proposte, non quelle provocatorie di aumentare le tasse”.
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